Domenica 3 luglio per iniziativa della Scuola di alpinismo “Giorgio Graffer” sono state portate nella piccola chiesetta presso il rifugio XII Apostoli due targhe commemorative in ricordo di Renzo Zambaldi e Alessandro Avancini.
Un nutrito gruppo formato da parenti, istruttori della scuola e amici degli scomparsi sono saliti di buon mattino al rifugio per poi recarsi verso mezzogiorno nella vicina chiesetta scavata nella roccia dove è stata celebrata una Santa Messa e poi con una piccola cerimonia sono state posizionate le due targhe. Nell’omelia della messa è stato sottolineato come anche nei momenti tristi e dolorosi, quali la scomparsa improvvisa di una persona cara, non dobbiamo vedere la montagna solamente come una roccia fredda e dura ma dobbiamo coglierne i valori di solidarietà e amicizia che essa ci trasmette.
Dopo la messa ci sono stati alcuni interventi per ricordare le figure di Renzo e Alessandro tracciando un profilo del loro rapporto con la montagna e del loro impegno come istruttori nel far tramandare agli allievi questo passione per essa. Dalla voce incrinata degli oratori e dal silenzio e la concentrazione dei presenti traspariva tutta l’emozione del momento e quanto il loro ricordo sia ancora vivo e forte nell’animo di tutti.
Caterina, la moglie di Renzo, ha fatto notare nel suo intervento che queste due targhe portate fin quassù sono un modo per riavvicinarli simbolicamente a quelle montagne che avevano tanto amato e frequentato. Ed è proprio questa l’atmosfera che si respira in questo luogo così particolare soffermandosi a guardare i volti nelle foto delle tante piccole lapidi affisse alle pareti che sembrano scrutare ancora le tante cime che si vedono dai quattro finestroni che formano la grande croce di roccia.